SCARFACE

mar 14 mag 15.00 – 21.00,
mer 15 mag 17.30

edizione restaurata – Cineteca di Bologna

Scarface
di Brian De Palma
con Al Pacino, Michelle Pfeiffer, Steven Bauer
USA 1983, 170′ – edizione restaurata
Lucky Red

Nella primavera del 1980 il porto di Mariel Harbor fu aperto e in migliaia salparono per gli Stati Uniti. Erano in cerca del Sogno Americano. Uno di loro l’aveva trovato tra i viali soleggiati di Miami… ricchezza, potere e passione oltre i sogni più selvaggi. Era Tony Montana. Il mondo lo ricorderà con un altro nome: Scarface…

Molti non ricordano le primissime scene con cui inizia il capolavoro di Brian De Palma, scritto da Oliver Stone, interpretato da un magistrale Al Pacino affiancato da Michelle Pfeiffer agli esordi, che torna al cinema in versione restaurata per il quarantesimo anniversario dall’uscita in Italia. Inizia come un cinegiornale, con i caratteristici titoli di testa rossi su sfondo nero intervallati a immagini di repertorio di grossi barconi, ricolmi di persone fino all’inverosimile. Quello, è l’Esodo del porto di Mariel. E per capire in che modo avrebbe cambiato per sempre il volto della Florida e di Miami, basta passare alla scena successiva di Scarface, in cui facciamo la conoscenza di Tony Montana. Il nostro protagonista viene interrogato da agenti dell’immigrazione e sottoposto a strane domande. Gli chiedono se è un paziente psichiatrico, se omosessuale, se è stato in carcere: lui sostiene con insistenza di odiare i comunisti ed essere un rifugiato politico. Sono i giorni fra il 15 aprile e il 31 ottobre 1980. Cuba sta vivendo una durissima crisi economica, Castro deve far fronte a problemi di sicurezza interna e a un malcontento crescente, quindi decide di liberarsi di un po’ di zavorra con il benestare del governo statunitense, ignaro. Ignaro del fatto che fra i 125.000 cubani cui Castro concederà di lasciare l’isola, non ci sono solo dissidenti e oppositori al regime, ma ogni genere di “indesiderabili”: pazienti di ospedali psichiatrici, criminali violenti delle prigioni, omosessuali perseguitati dal regime. Tony Montana a quale dei tre gruppi appartiene? Questa la risposta cui vogliono arrivare gli agenti con quelle tre domande. Risposta che verrà data dalla cicatrice in volto e dal tatuaggio sulla mano: prigione, criminale violento. E insieme a lui moltissimi altri, che una volta fuori, cambieranno per sempre il volto della criminalità di Miami, attirando automaticamente l’attenzione di tutta quella parte di cinema di genere, dal gangster movie al poliziesco, con cui Hollywood ha spesso risposto al disagio sociale interno, altrettanto spesso fomentando stereotipi e demonizzazioni delle minoranze etniche. Musiche del maestro Giorgio Moroder.

Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su

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