ROSALIE

lun 10 giu 15.30 – 21.00 in italiano – Cinema in Festa 3.50€

Rosalie
di Stéphanie Di Giusto
con Nadia Tereszkiewicz, Benoît Magimel
Francia/Belgio 2023, 115′

Rosalie è una giovane donna nella Francia del 1870, ma non è come le altre giovani donne. Fin dalla nascita, il suo viso e il suo corpo sono stati ricoperti di peli. Per paura di essere rifiutata, ha sempre dovuto radersi. Fino al giorno in cui Abel, proprietario di un caffè indebitato, la sposa per la sua dote senza conoscere il suo segreto. Rosalie desidera essere vista come una donna normale, nonostante la sua differenza, che non vuole più nascondere. Lasciandosi crescere la barba, sarà finalmente libera. Sarà in grado Abel di amarla? E lei a sopravvivere alla crudeltà degli altri?

Presentato nella sezione “Un Certain Regard” di Cannes 2024, il film della regista francese Stéphanie Di Giusto racconta di una giovane donna che sfida il mondo e gli stigmi sociali. Un racconto morale sull’amoralità, il pregiudizio e l’odio verso ogni tipo di diversità.
«A ispirarrmi è stata una donna straordinaria, Clémentine Delait. Una donna con la barba che è diventata famosa all’inizio del XX secolo. Il suo volto femminile coperto di peli conteneva un mistero che era tutto da esplorare. Sapevo che si era rifiutata di diventare un banale fenomeno da fiera, ma che aveva invece voluto essere “nella vita”, avere un’esistenza da donna. Mi sono interessata ad altre donne affette da irsutismo, la maggior parte delle quali finiva da sola, nelle fiere, ridotta a fenomeno volgare, “freak”… Dopo una lunga ricerca, ho voluto conservare solo ciò che mi toccava della vera storia di queste donne. Non mi interessava fare un biopic. Con “Rosalie” volevo soprattutto esplorare i sentimenti e sviscerare il desiderio. Volevo scrivere una storia di amore incondizionato. C’è un’emozione al tempo stesso modesta e violenta nella storia d’amore di una persona così unica… Il romanticismo ordinario non fa per lei. Non lo vuole, non ne ha il diritto. Quando sei un “outsider” come lei, l’amore diventa molto più che amore… Rosalie si interroga sull’umanità. Credo che l’amore sia diventato una battaglia essenziale in un modo di vivere che si sta gradualmente disumanizzando. Rosalie combatterà questa battaglia. Vuole amare ed essere amata, nonostante la crudeltà. Rosalie e Abel si addomesticano con il tempo. Abel non è più capace di amare. La guerra lo ha danneggiato. Rosalie lo metterà alla prova. Vuole che lui la ami così com’è. Abel imparerà a lasciarsi andare, a liberare il suo desiderio e con esso la sua umanità».
(Stéphanie Di Giusto)

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