maria montessori – la nouvelle femme

mar 17 dic 18.00,
mer 18 dic 15.30 – 21.00

di Léa Todorov
con Jasmine Trinca, Leïla Bekhti, Rafaelle Sonneville-Caby
Francia/Italia 2024, 100 minuti’
Wanted

Nel 1900, Lili d’Alengy, famosa cortigiana parigina, ha un segreto vergognoso: sua figlia Tina, nata con un handicap. Non volendo occuparsi di una bambina che intralciava la sua carriera mondana, decide di lasciare Parigi per Roma. Vuole incontrare Maria Montessori, una dottoressa che sta sviluppando un metodo di apprendimento rivoluzionario per i bambini allora definiti “deficienti”. Non sa che la stessa Maria nasconde un segreto: un figlio nato fuori dal matrimonio. Le due donne, totalmente diverse una dall’altra, si aiuteranno a conquistare il loro posto nel mondo degli uomini, l’una per ripensare la propria vita e le proprie relazioni familiari, l’altra per fare la Storia.

Jasmine Trinca dona volto e profonda dignità alla figura di Maria Montessori nell’esordio alla finzione della regista francese Léa Todorov, che inquadra la famosa pedagogista all’inizio della carriera, divisa tra gli ideali del lavoro con i bambini e un rapporto complicato con la sua stessa maternità.
«Anni fa, ho lavorato a un documentario sui metodi di insegnamento alternativi tra le due guerre (“Révolution École”). Così ho fatto una ricerca su Maria Montessori, che è stata la stella – e la diva – della nuova educazione dell’epoca. La sua vita è complicata e affascinante: tra il 1922 e il 1932, richiamata in Italia dal Ministro dell’Istruzione fascista per trasformare radicalmente il sistema educativo italiano in vista della creazione dell’Uomo Nuovo, trovò l’occasione per diffondere il suo metodo. Ma ciò che ha attirato la mia attenzione è stato anche il fatto che ha dovuto abbandonare il suo bambino per diventare la donna che era. Durante il processo di scrittura, mi sono preoccupata di essere il più accurata possibile su ciò che avrei detto di Maria. Volevo che ogni parola fosse fedele a lei. Per questo mi sono basata molto sui libri, oltre ai suoi scritti, in particolare il suo diario del 1913, scritto durante un viaggio transatlantico e in cui parla molto con suo figlio. Quando è nata mia figlia, sono rimasta colpita da quanto poco sapessi della disabilità in tutte le sue diverse forme. Sulla pagina internet dedicata alla sua malattia era scritto che le persone che raggiungevano l’età adulta potevano vivere in istituti specializzati. Maria Montessori e i medici dell’Ottocento a cui si è ispirata avevano invece l’ambizione di coinvolgere i bambini affidati alle loro cure nel tessuto sociale, per consentire loro di avere un lavoro e una vita indipendente! È stato anche grazie alla loro lettura che ho ritrovato il coraggio. Spero che il film possa mettere in discussione la mancanza di ambizione della nostra società a essere più inclusiva».
(Léa Todorov)

Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su: https://www.liveticket.it/nuovofilmstudio