LA TESTIMONE – SHAHED
Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
mar 26 nov 18.00,
mer 27 nov 15.30 – 21.00
di Nader Saeivar
con Maryam Boobani, Nader Naderpour, Abbas Imani
Germania/Austria 2024, 100′
In lingua originale con sottotitoli in italiano
No.Mad Entertainment
Iran. Tarlan è un’insegnante in pensione, da sempre molto impegnata nella lotta contro l’oppressione e la discriminazione di genere nel suo paese. Zara, sua figlia adottiva, insegna danza nella sua scuola e ha deciso di non indossare più il velo. Solat, il marito, è un uomo d’affari legato al governo, e non vede di buon occhio questa situazione, che minaccia la sua carriera e i suoi business. Un giorno Zara scompare, ma la polizia si rifiuta di indagare. Tarlan si trova quindi di fronte a un bivio: piegarsi alle pressioni e alle minacce oppure mettere a rischio la propria vita e quella dei suoi cari per cercare giustizia da sola, come ha sempre fatto.
Diretto da Nader Saeivar, scritto e montato dal maestro del cinema iraniano Jafar Panahi, e patrocinato da Amnesty International Italia e dalla Fondazione Una Nessuna Centomila, “La testimone – Shahed” racconta in maniera trascinante la condizione di ingiustizia e violenza istituzionale in cui vivono, ancora oggi, le donne iraniane.
«Ho pensato che realizzando questo film avrei potuto descrivere lo stato culturale e psicologico della mia società. E al tempo stesso, volevo offrire una soluzione alla situazione di stallo in cui si trova il popolo iraniano. Gli eventi degli ultimi due anni in Iran sono stati la principale ispirazione per la realizzazione de “La testimone”. Il coraggio che hanno dimostrato le giovani donne per le strade mi ha trasmesso l’audacia di creare questo film. Inizialmente, volevo girare nella mia città natale, Tabriz, e nella mia lingua madre: il turco. Tuttavia, poiché sapevo che non mi avrebbero concesso il permesso di girare lì, ci siamo spostati a Teheran, una città che, per la sua grandezza e la sua popolazione, non è facilmente controllabile. Siamo riusciti a realizzare il film “sottotraccia” grazie alla partecipazione di persone molto professionali. Se “La testimone” può fare da specchio alla realtà odierna in Iran, per me è sufficiente. Credo che la violenza sia la più grande minaccia per il futuro del mio Paese. Questa violenza può arrivare da tutte le parti. Il perdono è l’unica via per la salvezza. Tuttavia, perdonare non significa arrendersi. Alla fine del film, vi presento in maniera cinematografica il mio suggerimento per continuare la lotta».
Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su: https://www.liveticket.it/nuovofilmstudio