IL RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA
mar 28 gen 15.15 – 21.00,
mer 29 gen 18.00

di Margherita Ferri
con Samuele Carrino, Claudia Pandolfi, Andrea Arru
Italia 2024, 121′
Eagle Pictures
Il 20 novembre 2012, Andrea Spezzacatena, un ragazzo che aveva appena compiuto 15 anni, si è tolto la vita. Tutto comincia con un banale incidente domestico: a causa di un lavaggio sbagliato, i jeans rossi che Teresa, la madre di Andrea, aveva regalato al figlio si erano tinti di rosa. Andrea decide di indossarli ugualmente per andare a scuola, incurante dei bulli che da tempo lo avevano preso di mira con insulti omofobi, culminanti con l’apertura di una pagina Facebook creata ad hoc per deriderlo. Quello di Andrea è stato il primo caso in Italia di bullismo e cyberbullismo che ha portato al suicidio di un minorenne. Teresa Manes ha scoperto l’esistenza della pagina solo dopo la morte del figlio e in seguito al tragico evento ha dedicato la sua vita a spiegare ai ragazzi il pericoloso uso che a volte si fa delle parole, arrivando a scrivere un libro “Andrea. Oltre il pantalone rosa” e giungendo fino al Quirinale dove il Presidente Sergio Mattarella le ha conferito l’onorificenza di Cavaliere.
«Quando ho letto la sceneggiatura del film ho amato da subito i suoi personaggi, raccontati con autenticità priva di retorica. Ho trovato la storia molto coinvolgente e immaginato il film libero dagli stereotipi, proprio come i suoi protagonisti Andrea e Teresa. Madre e figlio sono mossi da un costante desiderio di libertà e di espressione di sé che non teme il giudizio degli altri. Purtroppo, il giudizio negativo arriva, rispettivamente dalla famiglia per Teresa e dal gruppo dei coetanei bulli per Andrea e per il ragazzo si tratta di un giudizio insopportabile. Ho affrontato il tema del bullismo nel mio film d’esordio, Zen, sul ghiaccio sottile. In preparazione alle riprese ho lavorato nelle scuole delle comunità montane dell’Appennino in cui è ambientata la storia, dove ho organizzato dei laboratori di sensibilizzazione contro il bullismo. I ragazzi delle scuole hanno poi recitato nel film in ruoli secondari. Questa esperienza mi ha aiutata a comprendere il potere delle storie di cambiare il mondo. Infatti, molti di quei ragazzi, come poi il pubblico internazionale che ha visto il film, hanno potuto comprendere per la prima volta il punto di vista di una persona che subisce bullismo ed empatizzare con la sua situazione. Credo che realizzare un film sulla storia di Andrea Spezzacatena porti in sé la preziosa possibilità di cambiare le vite di tanti giovani spettatori. Nonostante il tragico epilogo, questa storia risuona nell’esperienza universale di tutti noi che, a prescindere dall’orientamento sessuale, da adolescenti siamo stati alla disperata ricerca della nostra identità e del nostro posto nel mondo. Ho apprezzato moltissimo le complesse sfaccettature dei personaggi, sia adulti sia adolescenti, che non sono dogmaticamente divisi in “buoni e cattivi”, ma sono spinti da motivazioni umane anche nei loro gesti più abbietti come organizzare lo scherzo ad Andrea alla festa in maschera. Nella storia si legge chiaramente la paura di Christian di non sapere chi è. Quel personaggio ha la possibilità di far riflettere molti ragazzi sulle proprie emozioni e sulle conseguenze delle proprie azioni sui coetanei».
(Margherita Ferri)
Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su: https://www.liveticket.it/nuovofilmstudio