IL LIBRO DELLE SOLUZIONI

Le Livre des solutions

mer 5 giu 15.30 – 21.00

di Michel Gondry

di Michel Gondry
con Pierre Niney, Blanche Gardin, Frankie Wallach
Francia 2023, 102′
I Wonder Pictures

“Il fallimento è una sequenza di soluzioni intervallate da problemi. Il successo è una sequenza di problemi, intervallati da soluzioni.” Il libro delle soluzioni, cap. I
Marc, estroso e impulsivo, per terminare il suo nuovo film si rifugia con un manipolo di fedelissimi a casa di sua zia, in uno sperduto villaggio nelle Cevennes. Ma qui, la sua creatività esplode in mille direzioni diverse, gettando la lavorazione nel caos. Per fronteggiare la situazione, Marc inizia a comporre Il libro delle soluzioni, un manuale che raccolga le soluzioni a tutti i problemi del mondo…

Michel Gondry, artigiano dei sogni (“Se mi lasci ti cancello”, “Be kind rewind”), torna alla regia con una commedia imprevedibile e scatenata, una parabola sulla creatività sfrenata e sulle sue incognite, con un clamoroso Pierre Niney.
«Da giovane, un amico aveva una moto molto potente. Mi portò a fare un giro. Passammo da 0 a 120 km/h in cinque secondi. Provai una sensazione incredibile, completamente nuova. Non sono più salito su una moto, perché non mi piace il pericolo, ma ho capito che esistevano sensazioni non conosciute. Quando ero Marc e ho dato vita a un’idea, ho provato questa sensazione. Un’euforia indescrivibile. Ovviamente non era normale. Ho cercato di riproporla in questo film. Marc ha un lato alieno, il suo modo di pensare si discosta dalla norma. Dà per scontato che tutto ciò che fa sia rivoluzionario, anche descrivere e riflettere sulle sue azioni. Questo lo fa sentire come se stesse vivendo un momento unico. Marc crede davvero in tutto ciò che fa, al punto di voler pubblicare un libro. Quando ero bambino, come lui, pensavo che nelle guerre esistessero meccanismi che si potevano ritrovare in scala minore nei conflitti domestici. Ovviamente è molto semplicistico e megalomane, ma Marc vede la genialità in questa semplicità. È serio e sincero, come lo ero io da bambino. Potevo essere arrogante con una persona e, nonostante ciò, provare un infinito rispetto verso di lei. Questo può coesistere. L’autoironia è un materiale che mi permette di costruire questa storia e di far ridere la gente, perché alcune situazioni sono tanto ridicole quanto divertenti. Fare film parzialmente autobiografici mi permette di individuare tutte le motivazioni dei personaggi. La mia montatrice, interpretata da Blanche Gardin, una volta mi ha detto che era più spesso preoccupata per me che irritata. Si tratta di un sentimento di premura, che ho voluto trasmettere».
(Michel Gondry)

Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su https://www.liveticket.it/nuovofilmstudio