Berlinguer – la grande ambizione
dom 17 nov 18.00,
lun 18 nov 21.00.
di Andrea Segre
con Elio Germano, Stefano Abbati, Francesco Acquaroli
Italia 2024, 122′
Lucky Red
Quando una via sembra a tutti impossibile, è necessario fermarsi? Non l’ha fatto Enrico Berlinguer, segretario negli anni Settanta del più importante partito comunista del mondo occidentale, con oltre un milione settecentomila iscritti e più di dodici milioni di elettori, uniti dalla grande ambizione di realizzare il socialismo nella democrazia. Sfidando i dogmi della guerra fredda e di un mondo diviso in due, Berlinguer e il PCI tentarono per cinque anni di andare al governo, aprendo a una stagione di dialogo con la Democrazia Cristiana e arrivando a un passo dal cambiare la Storia. Dal 1973, quando sfuggì a Sofia a un attentato dei servizi bulgari, attraverso le campagne elettorali e i viaggi a Mosca, le copertine dei giornali di tutto il mondo e le rischiose relazioni con il potere, fino all’assassinio nel 1978 del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro: la storia di un uomo e di un popolo per cui vita e politica, privato e collettivo, erano indissolubilmente legati.
Andrea Segre porta sullo schermo uno straordinario Elio Germano nei panni di Enrico Berlinguer, il racconto della vita del segretario del PCI e delle influenze straniere sulla nostra democrazia.
«Su Berlinguer sono stati realizzati molti documentari, libri, saggi, ma nessuno ha mai provato ad affidare al cinema di finzione la ricostruzione “da dentro” della sua vita, o di parte di essa, del suo mondo e del suo popolo. Eppure parliamo di un mondo fatto di centinaia di migliaia, milioni di persone, una gran parte delle quali ancora vive, e di un uomo che è simbolo globale di una sfida e di una scelta: provare ad attuare il socialismo in una società democratica e indipendente, superando le diseguaglianze, ma garantendo tutte le libertà economiche e culturali che le dittature sovietiche avevano invece schiacciato. Insieme a Marco Pettenello, sceneggiatore e compagno di tanti viaggi importanti, ho deciso di misurarmi con questa sfida e due sono stati i cardini che mi hanno aiutato ad arrivare fin qui: da una parte il rispetto della serietà e della sobrietà di Berlinguer, dall’altra la scelta di non imitare né idealizzare, ma di provare sempre a capire. Non sono due indicazioni puramente razionali, credo siano profondamente poetiche. Seguendole, ho cercato di entrare nel pensiero di Berlinguer, nella sua relazione diretta con quanto ha voluto e ha fatto, con le sue ambizioni, le sue tensioni e le sue paure, negli anni forse più complessi e decisivi della sua esperienza politica. E ho cercato di penetrare nel suo mondo, in quell’universo parallelo unico, intenso e non privo di contraddizioni, così singolare nella storia d’Europa, che ha rappresentato il Partito Comunista Italiano, a cui Berlinguer ha dedicato la vita intera. Quella di Enrico Berlinguer è una vita che può aiutare ancora oggi a porsi domande, a cercare risposte. Il mondo è profondamente cambiato, ma le urgenze e le emozioni che hanno attraversato la sua vita e il suo popolo non sono scomparse, albergano in strade diverse, si cercano, si interrogano, attraversano le contraddizioni dell’oggi, si infilano nei vuoti e nei pieni della società contemporanea». (Andrea Segre)
Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su: https://www.liveticket.it/nuovofilmstudio