I DANNATI
dom 2 giu 15.30, lun 3 giu 18.00
di Roberto Minervini
Con Jeremiah Knupp, René W. Solomon, Cuyler Ballenger
Italia/USA/Belgio 2024, 88’
The damned
(The damned)
di Roberto Minervini
Con Jeremiah Knupp, René W. Solomon, Cuyler Ballenger
Italia/USA/Belgio 2024, 88’
Inverno 1862. Nel pieno della guerra di Secessione, l’esercito degli Stati Uniti invia a ovest una compagnia di volontari con il compito di perlustrare e presidiare le terre inesplorate. La missione travolge un pugno di uomini in armi, svelando loro il senso ultimo del proprio viaggio verso la frontiera…
In concorso a Cannes nella sezione “Un Certain Regard”, Roberto Minervini arriva in contemporanea al Nuovofilmstudio con “I dannati”, un film di finzione, storico, in costume, che non sacrifica però il realismo, l’immediatezza e l’intimità dei suoi lavori precedenti.
«Com’è possibile girare un film che riprenda la Guerra di Secessione catturando i pensieri del soldato qualunque, lontano dalla dimensione delle grandi battaglie storicizzate che i resoconti dell’epoca hanno fatto arrivare fino a noi? Minervini ci è riuscito, compiendo quasi un viaggio nel tempo attraverso tecniche di regia e di gestione del set e degli attori che vivono tantissimo del suo precedente percorso autoriale, da sempre improntato a uno sguardo a metà tra fiction e documentario e con occhio specifico agli Stati Uniti. Italiano di nascita, il regista vive da anni tra Italia e USA e da anni disseziona la mentalità americana. Normalmente ha sempre guardato all’attualità (“Ferma il tuo cuore in affanno”, “Louisiana”, “Che fare quando il mondo è in fiamme?”) ma vi stupirà sapere che anche questo è un film che guarda al passato per parlare proprio d’attualità. Della logica bellicista americana dall’11 settembre in poi. Minervini guarda all’estremo West, scegliendo come protagonisti non già i soldati direttamente coinvolti nelle grandi battaglie, negli scontri frontali. Il contingente de “I dannati” è il più lontano possibile dal rumore degli spari e delle cannonate, inviato nelle terre del Montana per esplorare e presidiare territori disabitati. Quindi non hanno il fracasso in testa, sono lasciati liberi di pensare, letteralmente di ponderare su cosa li abbia spinti ad arruolarsi e portati lì, se la loro causa sia davvero giusta. Per il suo film Minervini ha adoperato diversi escamotage. Un casting aperto, che ha coinvolto i locali e persino membri della Guardia Nazionale del Montana. Poi non li ha imbeccati, non ha fornito loro la visione della guerra che avrebbero dovuto recitare, non ha nemmeno richiesto loro di informarsi sulla Guerra di Secessione: “ho allestito un campo, mi sono assicurato che ci fossero le provviste e li ho lasciati da soli a capire cosa fare dell’esperienza e del processo”. “I dannati”, attraverso scelte registiche molto innovative, ha ricreato le condizioni della Guerra di Secessione per catturarne il risultato in presa diretta. In un certo senso è un film di fiction nell’allestimento, e un film documentario nel risultato». (Carlo Giuliano).
Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su https://www.liveticket.it/nuovofilmstudio