SOPRAVVISSUTI

Les survivants

mer 19 giu 15.30 – 21.00

di Guillaume Renusson
con Denis Ménochet, Zahra Amir Ebrahimi, Victoire Du Bois
Francia 2022, 93′
No.Mad Entertainment

Dopo un grave incidente stradale, nel quale ha perso la vita sua moglie, Samuel, in piena riabilitazione mentale e fisica, sente il bisogno di stare da solo e decide di ritornare nel suo chalet nel cuore delle Alpi italiane. Una notte, una giovane donna si introduce nel suo chalet per rifugiarsi dalla tormenta di neve. È straniera e vuole raggiungere la Francia attraversando la montagna. Samuel non vuole mettersi nei guai, ma davanti a questa situazione di estremo pericolo, decide di aiutarla. Non immagina che al di là dell’ostilità della natura, dovrà affrontare la cattiveria dell’Uomo…

Vincitore della XXI edizione del Rome Independent Film Festival, “Sopravvissuti” segna l’esordio alla regia del giovane Guillaume Renusson. Un thriller accattivante, minimalista e radicale che parla sia di lutto attraverso la storia di ricostruzione e guarigione di un uomo solo (Denis Ménochet “As Bestas”, “Peter Van Kant”, “L’affido”), sia di migranti che hanno lasciato tutto nella speranza di una vita migliore attraverso il ritratto di una donna coraggiosa e determinata (Zar Amir Ebrahimi “Holy Spider”, “Tatami”).
«Quando ero studente, aiutavo una famiglia che veniva dall’Angola, una madre e i suoi due figli. Il padre era deceduto. Mi occupavo delle loro pratiche amministrative e accompagnavo i bambini al sostegno scolastico. A Parigi, ero in un’associazione dove facevo dei cortometraggi con degli esiliati. Sono rimasto colpito nel vedere che la dinamica del lutto, così come la conosciamo, era molto simile a quella del loro paese. Con Clément Peny, il mio co-sceneggiatore, un giorno abbiamo immaginato una scena: un uomo che offre la carta di identità di sua moglie scomparsa a una rifugiata per permetterle di attraversare un confine. Ai miei occhi, c’era una concentrazione di molte sfide, sia sociali, che politiche ma anche legate all’intimità… Credo che sia per questa scena che ho fatto questo film, è sempre stata lì, la sceneggiatura è stata costruita intorno a essa. Nell’incontro tra i due protagonisti, Samuel è fermo nella sua vita, isolato, statico, mentre Chehreh è in fuga, in un movimento perpetuo, strappata al suo paese. Per lei è la storia di un ritorno impossibile, per lui, invece di un ritorno possibile. Lei lo rimette in moto. Lui la salva, ma anche lui viene salvato da lei. Da qui il titolo “I sopravvissuti”. Sono già in uno stato di sopravvivenza quando il film inizia».
(Guillaume Renusson)

Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su https://www.liveticket.it/nuovofilmstudio