LE NOTTI DELLA LUNA PIENA
ROHMER COMMEDIE E PROVERBI
versione restaurata in francese con sottotitoli in italiano
mar 10 dic 18.00,
mer 11 dic 15.30 – 21.00
Les nuits de la pleine lune
di Eric Rohmer
con Pascale Ogier, Tchéky Karyo, Fabrice Luchini
Francia 1984, 102′
versione restaurata in francese con sottotitoli in italiano
Academy Two
Premio per la migliore attrice (Pascale Ogier) a Venezia 1984
Nel 1981, al termine del ciclo dei sei “Racconti morali”, il maestro del cinema francese Éric Rohmer dà avvio a un secondo ciclo di sei pellicole, ognuna con un “proverbio” di riferimento, orientandosi questa volta verso il teatro e la saggezza popolare. Soprattutto, “Commedie e proverbi” si smarca da qualsiasi intenzione morale o moralizzatrice per inseguire una specie di “profonda superficialità”: «Non esiste una formula per la verità; non si trova nelle affermazioni. Il contrario di qualsiasi verità è corretto. Con questi film intendo rimanere superficiale. Non voglio fare film profondi. Penso che ci sia una superficialità nella profondità». (Eric Rohmer)
«Chi ha due donne perde l’anima, chi ha due case perde la ragione» – La protagonista di “Le notti della luna piena”, Louise, arredatrice di interni, realizza il desiderio di vivere una relazione che non coincida, necessariamente, con la convivenza, o, se si vuole, con la “casa”. Trova, cioè, una specie di sintesi tra desideri opposti – «Le mie eroine – ha dichiarato Rohmer – sono alla disperata ricerca di una casa, o disperatamente in fuga da una casa» –, rendendo così la decisione di convivere con un uomo una scelta sempre suscettibile di essere rivista, rimodulata, perfezionata, anziché un automatismo o un’appendice dell’identità. In gioco ci sono la fuga dai modelli borghesi, dalla famiglia tradizionale, dalla routine. In più, la decisione di Louise di dividersi tra la casa che condivide con il compagno nella “città nuova” di Marne-la-Vallée (creata negli anni Sessanta) e un piccolo appartamento a Parigi ha a che fare con il desiderio – che assume l’aspetto di una ricerca di conoscenza personale, quando non di una sfida – di lontananza dalle relazioni amorose e, anzi, di sperimentazione della solitudine. Da quando ha 15 anni, infatti, Louise non è mai stata sola. Come in una commedia che si rispetti, l’esperimento è complicato da numerosi personaggi comprimari, primo tra tutti Octave, interpretato da un giovanissimo Fabrice Luchini.
Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su: https://www.liveticket.it/nuovofilmstudio